Il Padre che fu madre | Paolo Farinella | Gabrielli editori | Verona

Il Padre che fu madre

Una lettura moderna della parabola del Figliol Prodigo

 7,78 16,00

La parabola lucana del “Figliol Prodigo” diventa  la parabola de “Il padre che fu madre”: un titolo che offre la chiave di lettura per entrare nel cuore di Dio il cui mestiere è il perdono.

Carta del Docente


Autore: Paolo Farinella

ISBN: 978-88-6099-091-4
Pagine: 210
Formato: 14 x 21
Anno: 2010
Anteprima: Disponibile
eBook: Disponibile negli store on-line

Descrizione

L’amore non si divide, si espande, si moltiplica e contagia. Ecco il messaggio che ci arriva leggendo il libro del biblista Paolo Farinella sulla nota parabola del Figliol Prodigo.
Come il padre che apre le braccia e accoglie, ma che soprattutto ascolta e non giudica, così Dio accoglie e senza aspettative dà ad ognuno la possibilità di sperimentarsi. Questa parabola per l’Autore è «la parabola delle parabole», ovvero la chiave ermeneutica di tutta la rivelazione biblica. Viene presentata ai lettori con una interpretazione che può apparire «nuova», anche se è «antica» perché la sua rilettura si attacca alla esegesi giudaica e tiene conto dell’ambiente e del contesto in cui Luca l’ha pensata e scritta. L’Evangelista narra di «un uomo [che] aveva due figli» (Lc 15,11) e già con questa informazione, posta sullo sfondo narrativo, Luca scaraventa il lettore nel cuore della pienezza di umanità senza particolarismi: «un uomo» fu ieri, è oggi e sarà anche domani.«Un uomo» che potrebbe essere ognuno di noi; sei tu che leggi. La parabola non è un racconto edificante, non intende esporre una morale o un sistema di valori, ma vuole essere un affresco del nuovo metodo di agire di Dio: il metodo dell’«amore a perdere» o, come suole dirsi, dell’amore gratuito che esiste per sé e non per quello che riceve.

Ripercorriamo brevemente il cammino fatto con Luca e la sua parabola. Siamo partiti da alcune domande poste da un lettore: «Da dove Lc ha attinto questa parabola, non essendo apostolo? Come spunta questa meravigliosa “perla”, visto che è esclusiva di Lc e non compare negli altri evangelisti? L’ha pronunciata veramente Gesù?». Non sono solo, come abbiamo già detto, domande tecniche suscitate dalla curiosità letteraria, ma sono anche domande radicali e dimostrano la poca frequenza, oltre la lettura di prassi, con la complessità della formazione dei vangeli e del NT. Un dato è certo: i cattolici conoscono poco, pochissimo, quasi niente le sacre Scritture, che invece dovrebbero essere il fondamento della loro fede. Essi, infatti, in certe occasioni sono molto religiosi, ma scarseggiano di fede e di conoscenza. Officiano, ma amano poco. Aveva ragione Paul Claudel (1868-1955) che soleva dire che i cattolici hanno tanto rispetto della Bibbia che non l’aprono nemmeno. (Paolo Farinella, Il padre che fu madre, p. 271)

Informazioni aggiuntive

Peso 0,3 kg
Formato

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