Descrizione
Il volume vuole portare un contributo alla riflessione sulla questione femminile “che da qualche tempo pone anche dentro la Chiesa cattolica una sfida evangelica agli elementi di cultura patriarcale e di dominio maschile”. Lottica da cui lA. svolge la sua analisi è quella delle donne dei preti (mogli, amanti, amiche). Il tema è quindi il celibato presbiterale, inquadrato in una più ampia considerazione del sacro, del ministero sacerdotale e dei carismi. In una visione pacata ma appassionata, secondo l’A. il celibato non va caldeggiato nè svalutato, ma con esso ci si deve misurare in piena libertà di spirito, ponendolo come opzione sullo stesso piano del matrimonio. Tuttavia, ciò che interessa maggiormente lA., e giustifica il titolo del libro, è la condizione in cui vengono a trovarsi le donne coinvolte in relazioni con i preti. Attraverso cinquanta ritratti di donne, emerge la denuncia forte che è lo stato di assoluta emarginazione in cui le donne sono tenute quando si tratta il problema del celibato ecclesiastico. Di esse (che peraltro vengono considerate quasi sempre responsabili principali della caduta e dellabbandono del prete) normalmente non si parla, non ci si occupa, non costituiscono problema. I problemi toccati nel libro sono molti e coinvolgono persone concrete, uomini e donne, adulti e indirettamente bambini, e non possono quindi essere considerati esauriti nella questione canonica di una normativa riaffermata come intoccabile. (liberamente tratto dalla recensione di Maria Teresa Bellenzier apparsa su “Presbyteri” 10/2000).
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