Descrizione
“Penso sia necessario, oggi, rivedere il ruolo della donna nella comunità cristiana, per poter fare rivivere la verità del Vangelo. E’ giusto infatti che nella Chiesa le donne svolgano i compiti che Gesù ha loro affidato, gli stessi dei maschi” (Mons. Raffaele Nogaro, vescovo emerito)
Il libro della teologa Cloe Taddei Ferretti, partendo dalle ragioni alla base del rifiuto della prospettiva del sacerdozio femminile – sancito definitivamente nella Ordinatio sacerdotalis di Giovanni Paolo II –, scandaglia con passione e rigore passi biblici e testi magisteriali «per aggiungere altri elementi per la riflessione su quanto papa Wojtyla ha voluto stabilire in modo autoritativo».
Nella Prima parte, “In margine agli antichi riti di ordinazione delle diaconesse”, si presenta un excursus storico sulle funzioni ministeriali esercitate da donne nel cristianesimo: i vari tipi di ministeri delle origini; le tracce, molto discusse, di un ministero presbiterale femminile; le tracce di un ministero diaconale femminile, ordinato o istituito, e le funzioni delle vedove con prerogativa di “precedenza”. È analizzato l’antico rito di ordinazione diaconale nella Chiesa bizantina; le differenze nelle preghiere e nei gesti di ordinazione e nelle funzioni delle diaconesse rispetto a quelli dei diaconi sono valutate alla luce del modello antropologico della loro epoca. È discussa la tesi secondo cui oggi, nel caso di ripresa della prassi di ordinare donne al diaconato, un identico rito di ordinazione e identiche funzioni dovrebbero essere propri per diaconesse e diaconi, in base al nuovo modello antropologico che valorizza la persona e la reciprocità. Sono dati spunti per una riflessione teologica sulla diaconia, che tenga conto del modo di Gesù di essere Capo facendosi Servo e di esprimere la propria mascolinità attraverso una kenosis del patriarcato. La Seconda parte, “Le cose che riguardano Dio”, si concentra sulla ipotetica possibilità di ordinazione presbiterale delle donne. Si fa il punto sulla discussione in proposito. Tenendo presenti vari documenti del Magistero, fino alle recenti affermazioni di papa Francesco, viene sviluppata una riflessione su diversi argomenti connessi: la credenza a lungo perdurante di subordinazione della donna, il simbolo sponsale, Maria modello per tutti i cristiani, la donna e la persona, la reciprocità, l’incarnazione del Verbo, l’impossibilità di vocazione presbiterale per le donne, il valore di una dottrina e in particolare quella della Ordinatio sacerdotalis, infine il segno sacramentale e la sostanza di un sacramento come riflessione per un’ipotesi di superamento del problema trattato. Il vero intendimento della Seconda parte è, però, quello di proporre una preghiera di supplica al Signore, avente per oggetto proprio ciò che, in modo definitivo, è stato dichiarato impossibile. Da Matteo, Marco e Lettera agli Ebrei si attinge il contesto della preghiera, il suo contenuto e l’atteggiamento interiore suggerito per chi voglia farla sua.