Descrizione
Come una lenta punta di trapano, il romanzo si insinua nella realtà attuale fino a forarla. Operazione che si compie attraverso la vita e gli amori di Francesco che rivive nel ricordo e nella fantasia un mondo contadino che non c’è più, ma che pur ha saputo tramandare Dio. Il tentativo di riaffermare questo mondo sparito, di vivere nel presente il passato, unisce dolcezza e rabbia nella scrittura che ripropone lungo il racconto quel mondo, testardamente, fino alla fine della storia. Francesco svela la vita lentamente, in maniera inattuale e perciò originale. Il padre, la madre, i parenti, i conoscenti rivivono in lui che , come loro, non sa adeguarsi. Finchè una scelta si impone. Questi tempi come viverli? Si riassume, nella risposta a queste domande, un dramma che riguarda tutti perché concerne la vita di questo terzo millennio che incomincia e che, probabilmente, ci coglie impreparati e senza profeti. E’ quest’imminenza che conduce il protagonista a vivere in equilibrio tra due mondi – quello contadino e quello tecnologico – che stanno, con diverso peso e misura, dentro il cuore. Il silenzio dei profeti.
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