Il Palazzo dei baci rubati

Un omicidio e altri misfatti a Montecitorio

 16,50

La politica è il luogo teologico della speranza, scrivono a un certo punto Paolo Bertezzolo e Laura Giuntella citando il padre domenicano Marie-Dominique Chenu, nel loro romanzo che è giallo, analisi politica, intreccio psicologico: il palazzo dei baci rubati

Carta del Docente


Autore: Paolo Bertezzolo
Autore: Laura Rozza Giuntella
Prefazione di Marco Damilano
ISBN: 978-88-6099-356-6
Pagine: 234
Formato: 14 x 21
Anno: 2018
Anteprima: Disponibile

Descrizione

Un nuovo scandalo investe Montecitorio

Un nuovo scandalo investe Montecitorio, accanto alle accuse di corruzione e associazione a delinquere che dilagano in quel momento. Stavolta nel cuore dello Stato si è infiltrato anche un assassino. Pico e Margherita iniziano un’indagine personale alla ricerca di un fil rouge in grado di dare senso a un delitto che anche per gli inquirenti un senso non ce l’ha. Camminano sempre più spaesati nelle stanze del Palazzo. Eletti in modo inaspettato al Parlamento in uno dei momenti più drammatici della storia repubblicana, la legislatura ’92-’94, quella travolta dagli scandali di Tangentopoli e colpita al cuore dagli omicidi di mafia di Falcone e Borsellino e dalle stragi del ’93, Pico e Margherita, avvertono tutta intera la distanza tra le motivazioni profonde e sincere che li hanno condotti fin lì e i ritmi stabiliti dalle consorterie che sembrano occupare stabilmente e a buon diritto le stanze del potere. È come se si respirasse un’aria diversa e rarefatta lontana dalle atmosfere del dolce paesaggio romano così come dalle voci della vita quotidiana.
La cittadella della politica sembra vivere una vita del tutto artificiale. In questo confronto drammatico tra un dentro e un fuori si consuma l’assassinio. È il sangue del povero onorevole, ucciso e abbandonato nudo nelle stanze solo apparentemente impenetrabili, che ristabilisce una sorta di rapporto e di raccordo con il mondo esterno. L’unico punto di partenza per i due improvvisati detective è l’arma del delitto, un prezioso coltello d’oro appartenente a un antico popolo peruviano.
(Dall’introduzione)

Dalla Prefazione di Marco Damilano

“La politica è il luogo teologico della speranza, scrivono a un certo punto Paolo Bertezzolo e Laura Giuntella citando il padre domenicano Marie-Dominique Chenu, nel loro romanzo che è giallo, analisi politica, intreccio psicologico, ma soprattutto questo: il racconto dell’incontro e dello scontro tra un luogo fisico – il Parlamento, Montecitorio, il Transatlantico, la buvette, gli uffici dei gruppi parlamentari, con il suo carico di ambizioni, tradimento degli ideali e delle persone che ben conoscono gli spettatori di “House of Cards” – e un luogo spirituale, meno noto perché intimo, confinato negli angoli più nascosti della coscienza, dove si incontrano la passione per la verità, il desiderio di rimanere fedeli a se stessi, l’amore per la vita. Tra questi due luoghi, il Palazzo e l’anima, e in questo conflitto, salvarsi nel Palazzo senza perdere l’anima, si muovono Pico e Margherita, buffe figure di deputati-detective, lui si macchia la cravatta ogni mattina con la cioccolata, lei resta senza benzina sul raccordo, persone normali elette alla Camera nel momento più drammatico della storia repubblicana, mentre i partiti vengono travolti, la mafia si scatena sui servitori dello Stato, le inchieste della magistratura decapitano i vertici della politica. (…)”

Scheda libro

Un nuovo scandalo investe Montecitorio

Prefazione di Marco Damilano

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