Descrizione
Durante i 60 giorni che sono intercorsi tra l’operazione al colon e la prima infusione per la chemio terapia, ho tenuto, come in altre occasioni, un diario. Una mattina ho visto che il cellulare m’intimava: memoria esaurita, liberare spazio. Dovevo cancellare la storia di 60 giorni? Così ho incominciato a riscrivere tutti i messaggi ricevuti e inoltrati, sia miei sia quelli di mia moglie Beatrice. Era trascrivere un qualcosa che rimaneva incompleto. Allora ho riportato anche le parole del mio diario. Non ho voluto portare correzioni perché mi è sembrato di manomettere una verità, e dovendola raccontare non poteva che essere la mia verità.
Sperando che sia accolta come una voce uguale a quella di tante altre che quotidianamente devono affrontare il dono della vita con dubbi e incertezze.
Vita che, solo umanizzandola, potrà dare risposte di senso ad ogni esperienza umana.
Giorgio Di Filippo è nato a Valdagno nel 1961, dal 1963 risiede a Verona, attualmente a Chievo. Carabiniere Ausiliario dal 1981 al 1982. Dal 1983 svolge la professione tecnica di geometra, oggi è dipendente della Società Autostrada Brescia – Padova. Nel 1997 volontario durante gli eventi sismici dell’Umbria a Foligno; nel 1998 in Albania durante la crisi del Kossovo. Presidente della 3^ Circoscrizione di Verona dal 2005 al 2007. Sposato con Beatrice ha due figli, Elisa e Francesco (innamorato di Elisabetta), un genero Patrick e la nipotina Sophie. Nel 1997 ha scritto il diario Un incontro, nel 2007 Due quadri d’amore firmati e nel 2008 Una carezza portata dal vento. Ha organizzato concerti per l’Associazione Piccolo Rifugio e l’Associazione Ancora e La comunità dei Giovani, per l’intitolazione della via a Davide Caprioli, per l’intitolazione della sala consiliare della 3ª Circoscrizione ai Poliziotti Turazza- Cimarrusti e dei campi sportivi al Carabiniere Frassanito e all’Alpino Fiorito, per l’intitolazione del circolo PD ad Enzo Biagi per il terremoto dell’Umbria e dell’Aquila. Tutte le sue iniziative sono state gratuite, e solo esclusivamente per raccolta fondi ad organizzazioni sociali e umanitarie, e rese possibili grazie al contributo di tante persone. Anche questo libro non è in vendita ma solo donato.
Chi avrà la pazienza di leggerlo può valutare la possibilità di versare un contributo alla LILT di Verona e all’associazione Rosa Gallo di Verona.
Nel giugno del 2014 Giorgio ha niziato una nuova vita: oggi grazie alle “mani” dell’équipe medica della Chirurgia dell’Ospedale di Borgo Roma (Verona) e del reparto di Oncologia continua a camminare percorrendo l’esperienza umana con il sorriso.