Descrizione
«Il testo ruota attorno a tre Poli: Scienza, Trascendenza, Fede per un cammino che l’Autore sintetizza così: ho conosciuto il fascino irresistibile della Scienza e mi sono chiesto da dove provenisse: vi è in essa un anelito che cela nelle sue profondità un rimando verticale alla Trascendenza, una angolazione privilegiata per cogliere lo stupore del Creato. Egli ha voluto che così ci potessimo commuovere, riconoscenti in adorazione, al cospetto del Suo immenso Amore riconoscendoci Fratelli Tutti, e trovare nel sapore d’infinito delle cose piccole, l’Unità del Cuore che sola dà Pace (Agostino, Le Confessioni, I, 1,1) all’Uomo perché “ci hai fatti per Te” e quindi più lo avvicina all’originale Sogno di Dio su di lui. Ma se la Bellezza è il varco da cui emerge lo spessore irriducibile del Reale, la Fede apre al Soprannaturale inteso qui come il dominio assolutamente unico, dell’incontro personale con Dio, dove la Bellezza lascia il posto al Sublime e all’esperienza della Sua incommensurabile Tenerezza.»
Come il Maestro Nicolò Dallaporta ci ha insegnato, ci sono “due occhi” per guardare al Reale: la Scienza e la Trascendenza. Si tratta di due domini non in contrasto ma complementari. Per prenderne coscienza, occorre considerare attentamente i limiti della Scienza, sia quando ci si muova verso l’infinitamente grande, ambito specifico della Moderna Cosmologia, sia che ci si rivolga verso l’infinitamente piccolo; considerando attentamente, in quest’ultimo caso, il messaggio proveniente dalla Meccanica Quantistica. Quindi l’obiettivo iniziale è innanzitutto quello di confermare ”il grande abisso” sopra cui è sospeso tutto l’approccio della Scienza Fisica, che contiene in sé componenti estranee all’ambito ristretto della sola corporeità, vale a dire al proprio specifico dominio. A evidenziare come le sue grandezze siano intessute di qualche cosa che va oltre alla Scienza, verranno riconsiderate le due più comuni alla nostra ambientazione umana, lo spazio ed il tempo, mediante l’approccio sia della Meccanica Quantistica che quello della Relatività Generale. (Dalla Presentazione)
Luigi Secco si è laureato in Fisica con il Prof. Nicolò Dallaporta di cui è stato allievo e collaboratore. Professore Associato di Fisica della Gravitazione, Astrofisica delle Interazioni per il Corso di Laurea e di Dottorato in Astronomia dell’Università di Padova e del Corso di Galaxy Dynamics nel percorso Internazionale AstroMundus. Docente di Questioni Scientifiche presso la Facoltà Teologica del Triveneto.