Il Palazzo dei baci rubati
uscita 15 febbraio 2018
Paolo Bertezzolo – Laura Rozza Giuntella
IL PALAZZO DEI BACI RUBATI
Un omicidio e altri misfatti a Montecitorio
prefazione di Marco Damilano
pagine 224, f.to cm 14 x 21, ISBN 978-88-6099-365-6, € 15
La politica è il luogo teologico della speranza, affermano a un certo punto Paolo Bertezzolo e Laura Rozza Giuntella citando il padre domenicano Marie-Dominique Chenu, nel loro romanzo che è giallo, analisi politica, intreccio psicologico, ma soprattutto, come scrive il giornalista Marco Damilano nella Prefazione al libro, il racconto dell’incontro e dello scontro tra un luogo fisico – il Parlamento, Montecitorio, il Transatlantico, la buvette, con il suo carico di ambizioni, tradimento degli ideali e delle persone – e un luogo spirituale, meno noto perché intimo, confinato negli angoli più nascosti della coscienza. Tra questi due luoghi, il Palazzo e l’anima, e in questo conflitto, salvarsi nel Palazzo senza perdere l’anima, si muovono Pico e Margherita, buffe figure di deputati-detective, persone normali elette alla Camera nel momento più drammatico della storia repubblicana, la legislatura ‘92-‘94, quella travolta dagli scandali di Tangentopoli e colpita al cuore dagli omicidi di mafia di Falcone e Borsellino e dalle stragi del ’93. È una storia di venticinque anni fa, ma sembra raccontare la politica di oggi, fotografata alla vigilia di un’altra svolta, con l’approssimarsi delle elezioni politiche 2018.
La politica attuale, a differenza del passato, continua Marco Damilano, non è più il luogo della speranza, è una landa disabitata. Resiste la coscienza di ognuno, l’impossibilità di arrendersi al disincanto, l’accettazione della realtà che è il regalo dell’età adulta, l’umiltà e il realismo. Forse si può continuare a sperare, ci suggeriscono Paolo e Laura, in un bacio (non rubato), un legame che non si spezza nelle incertezze della vita, la fede e la fiducia nell’Altro o, in ogni caso, negli altri, che è il senso del limite e la scintilla di ogni rivoluzione, comunitaria e personalista, esistenziale.
LAURA ROZZA GIUNTELLA è nata a Milano, impegnata fin da giovane nell’associazionismo cattolico. Si è laureata in lettere moderne all’Università Statale di Milano ed è stata presidente degli universitari della FUCI. Eletta deputata con il Movimento per la Democrazia – La Rete nel 1992. Dopo questa parentesi, ha ripreso a fare l’insegnante di lettere alla scuola media. Vedova del giornalista Paolo Giuntella, attualmente vive a Roma, ha tre figli e tre nipoti che, insieme al suo lavoro di insegnante, costituiscono il suo centro di gravità.
PAOLO BERTEZZOLO, impegnato a lungo nell’associazionismo cattolico, è stato prima insegnante di storia e filosofia, poi dirigente scolastico nei licei. Eletto deputato nell’XI legislatura, è tornato in seguito al lavoro e all’impegno sociale. Ora è in pensione. È sposato, ha due figli e il nipote Tommaso, con cui fa lunghe chiacchierate e gustose risate. Ha pubblicato numerosi saggi e diversi libri. Tra questi, nel 1992, “Francesco Angeleri. Un rosminiano veronese” vincitore nel 1993 del “Premio Emilio Chiocchetti” del “Progetto Rosmini” di Rovereto e, nel 2011, “Padroni a chiesa nostra. Vent’anni di strategia religiosa della Lega Nord”. Ha pubblicato anche due romanzi con Gabrielli editori: “Il tempo della danza” (2004) e “Ester”, che ha vinto il secondo premio al concorso internazionale di letteratura “Città di Moncalieri” nel 2007.
MARCO DAMILANO (Roma, 1968), giornalista, è direttore del settimanale “l’Espresso”. Tra le sue più recenti pubblicazioni, Processo al Nuovo (Laterza 2017), La Repubblica del selfie. Dalla meglio gioventù a Matteo Renzi (Rizzoli 2015). Per Laterza ha curato Missione incompiuta. Intervista su politica e democrazia (2015) di Romano Prodi ed è autore di Eutanasia di un potere. Storia politica d’Italia da Tangentopoli alla Seconda Repubblica (2012) e Chi ha sbagliato più forte. Le vittorie, le cadute, i duelli dall’Ulivo al Pd (2013). Partecipa alla trasmissione “Gazebo” su Rai 3.