IL NUOVO LIBRO DI ARTURO PAOLI OMELIE ANNO B

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ARTURO PAOLI

GRIDARE IL VANGELO CON TUTTA LA PROPRIA VITA

OMELIE DOMENICALI E FESTIVE ANNO LITURGICO B

A cura di DINO BIGGIO Prefazione di Paolo Farinella

Nuovo anno liturgico – Uscita Novembre 2020 ISBN 978-88-6099-443-1 pp. previste 244 f.to 14 x 21 Prezzo previsto euro 16,50

A cinque anni dalla morte di Fratel Arturo Paoli (2015), per l’infaticabile opera del Curatore Dino Biggio che ha ricevuto verbalmente e per testamento da lui l’investitura di «autentico interprete del suo pensiero», vede la luce il terzo volume – Anno liturgico B – della trilogia delle «Omelie domenicali di Fratel Arturo», registrate da Dino Biggio o da altri che ne hanno fatto dono. Il libro non riporta solo il pensiero di Fratel Arturo, ma la sua anima e il suo sogno di realizzare il progetto di Gesù che Teilhard de Chardin definisce con «amouriser le monde» e che Fratel Arturo rende con «amorizzare il mondo», cioè rendere amore il mondo.
Seguire l’Anno liturgico B alla scuola mite, umile e rivoluzionaria di Arturo Paoli non significa ascoltare un commento, ma spezzare col Pane la vita, con la vita il progetto del «regno di Dio» e col progetto la solidarietà universale con tutti i poveri del mondo, il sacramento che Gesù ha lasciato a noi perché lo custodissimo e lo coltivassimo come protagonista del regno che è già qui.
Ciò che colpisce nella lettura di tutte le omelie è la sintesi magistrale tra spiritualità e teologia, tra aderenza al testo biblico e anelito dello spirito, tra esperienza e formazione teologica, perché da vero maestro, in quanto autentico discepolo, Fratel Arturo mentre prega fa catechesi, mentre contempla spiega la teologia rendendola accessibile a tutti, aprendo i tesori della scienza e spargendola a piene mani.
Dalla Prefazione di Paolo Farinella, prete


L’impostazione scelta da fratel Arturo nel fare l’omelia. “È lui stesso a farci presente che «possiamo leggere il Vangelo con due differenti modalità: esegetica e profetica. La prima è una lettura di carattere scientifico, critico, del testo; la seconda ci aiuta a comprendere come il messaggio viene trasmesso a noi oggi, nella nostra storia, nel nostro tempo». È evidente che egli abbia scelto, da sempre, questa seconda modalità. Non ho trovato neppure una omelia in cui fratel Arturo abbia fatto una lettura esegetica del testo, mentre ha avuto sempre a cuore il messaggio che lo Spirito del Signore vuole dare a coloro che lo ascoltano. La lettura profetica non è quella legata alla previsione del futuro, di quel che accadrà domani, ma è da intendersi come lettura ancorata profondamente nel presente, agli accadimenti di ciò che avviene nel momento in cui il messaggio viene pronunziato. Ed è profetica perché mantiene la sua freschezza e la sua attualità nel tempo. (…)
Fratel Arturo Paoli e papa Francesco “Molti concetti delle omelie di fratel Arturo richiamano la catechesi di Papa Francesco e sono in sintonia col suo pontificato. Ma nel tempo in cui esse sono state pronunziate Papa Francesco era ancora arcivescovo di Buenos Aires. I due si erano conosciuti a metà degli anni Settanta del secolo scorso: padre Bergoglio era giovane provinciale dei gesuiti per l’Argentina, mentre fratel Arturo era il responsabile dei Piccoli Fratelli per l’America Latina, e nel 1974 non aveva potuto far rientro dal Venezuela dove si trovava per ragioni legate al suo ministero in seguito alla sua condanna a morte. Si erano conosciuti in quei tristissimi anni i due religiosi, che poi si sono nuovamente incontrati in Vaticano a quarant’anni di distanza, a casa Santa Marta, in seguito all’invito dell’amico gesuita divenuto Papa, il 18 gennaio del 2014.” (dalla Introduzione del Curatore Dino Biggio)


ARTURO PAOLI
Figura straordinaria di missionario e mistico, appartenente alla congregazione dei Piccoli Fratelli del Vangelo, Arturo Paoli nacque a Lucca nel 1912 e per quarantacinque anni condivise l’esistenza durissima dei popoli dell’America Latina, facendo della povertà e delle disuguaglianze sociali che seguano la loro vita i temi della sua predicazione e della sua ricerca di fede. Fedele fino all’ultimo al messaggio di liberazione di Gesù, ha sempre proclamato la necessità di un cristianesimo schierato al fianco degli oppressi, in ferma opposizione all’economia neoliberista che è all’origine della loro condizione. Rientrato definitivamente in Italia nel 2006, ha vissuto a San Martino in Vignale (Lucca) presso la casa “Beato Charles de Foucauld” fino al giorno della sua morte, avvenuta il 13 luglio 2015. Da ricordare l’incontro con Papa Francesco, svoltosi nella Casa Santa Marta il 18 gennaio 2014, per rinnovare con lui la gioia della preghiera e l’impegno verso gli emarginati e i poveri.

DINO BIGGIO
Nato nel 1944 a Calasetta, in Sardegna, ha svolto l’attività di bancario fino al pensionamento. Dal 2006 cura la trascrizione dei discorsi di Arturo Paoli, nel rispetto delle indicazioni da lui ricevute. Per le Edizioni La Collina ha già curato “Svegliate Dio!” (2007) e “Gridare il Vangelo con tutta la propria vita. Anno liturgico A e C” (2015) di Arturo Paoli, ed è stato coautore con lui di “Dio nella trasparenza dei poveri” (2011). Con Arturo Paoli ha pubblicato anche “Mi formavi nel silenzio” (Edizioni Paoline, 2012).

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