Descrizione
…La poesia di “Bruno da Orsa” (questo è lo pseudonimo con cui l’autore ama essere chiamato), seppur sbocciata entro il cuore del Baldo, non rimane confinata in quel ristretto ambito territoriale, essa assume invece una dimensione ed un respiro universali, perché sa cantare in chiave universalmente condivisibile sogni, incanti, illusioni, fatiche e sofferenze vissute dalle genti del Baldo; e, come insegna Benedetto Croce, la dimensione universale del sentimento e della fantasia è il segno dell’autentica poesia. (Prof. Gondola)
… Ripullula, dunque, come una fresca scaturigine di risorgiva, questa autentica poesia, acqua pura, armonica, canterina, vena viva, vien da dire, delle alte valli dell’Orsa, dove s’è formata nei prati, tra i boschi, tra i mughi, tra le stelle. E, una volta calata giù, sotterranea, intatta, non si disperde in mezzo ai pantani e le fosse del mondo basso. (Prof. Gragnato)
… Ci sono poeti, come Pascoli, che sono poeti della voce e dell’udito; Bruno Castelletti è poeta della luce e della vista: e in questa dimensione assume tutto il suo mondo, superando di slancio le sue ansie e le sue paure nel gesto atavico di bagnarsi gli occhi nella “Festa granda” della Pasqua di Resurrezione. (Prof. Marchi)
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