Riforma della chiesa e unità dei cristiani

Descrizione

Il cinquantesimo anniversario dall’inizio del concilio Vaticano II ha richiamato su questo evento una grande attenzione da parte dell’insieme del popolo cristiano e ha dato occasione di scoprirne la ricchezza e la piena attualità a molti che non avevano vissuto le giornate entusiasmanti del suo svolgimento.

Dopo il concilio, alcune riforme sono state realizzate, mentre sembrava imminente il ristabilimento della piena comunione fra la chiesa cattolica e la chiesa ortodossa, così come fra la chiesa cattolica e la comunione anglicana. Gli eventi si sono poi svolti in maniera differente, e le resistenze al concilio non hanno fatto che accrescersi nel corso degli ultimi anni, lasciando in ombra quell’invito alla riforma della chiesa e alla conversione del cuore di cui parla il decreto sull’ecumenismo ai paragrafi 6 e 7 e alle quali era stata dedicata una ricerca apparsa alcuni anni or sono e che ora ripubblichiamo in quanto conserva tutta la sua attualità, pur essendo da lungo tempo esaurita.

In quest’occasione si è ritenuto utile ripubblicare in appendice anche la postfazione preparata per la seconda edizione di Divorzio Nuove Nozze e Penitenza nella chiesa primitiva. La chiesa cattolica potrebbe tornare a prendere coscienza del potere ricevuto da Cristo di assolvere tutti i peccati, anche quelli più gravi, come il peccato di avere infranto il proprio patto coniugale e di essere entrato in una seconda unione. Si tratta dell’esempio concreto di una riforma che può essere già oggi realizzata e che appare sempre più urgente sia per motivi pastorali che ecumenici.