Descrizione
Un tracciato delle linee di un’antropologia della condivisione, essenziali per costruire la città.
Nel testo viene presentato il progetto di una città sottratta ai vecchi contenitori nazionali dove assumono un ruolo propulsivo, di stimolo al cambiamento, le organizzazioni non governative dell’associazionismo e del volontariato. Esse possono costituire il lievito per una convivenza sociale caratterizzata dalla pratica della responsabilità e dell’autonomia. L’orizzonte è quello di una città bisognosa di ancorarsi alle comunità e ai territori, in un’attenzione costante allo scambio tra le culture del Nord e del Sud del mondo, che significa, in fondo, dare spazio alla crescita della consapevolezza e dell’auto-coscienza di ogni cittadino, del Nord come del Sud. Lo svincolarsi dai soli criteri liberistici del profitto e della felicità individuale permette la riscoperta di una umanità più ricca e fraterna, volta al perseguimento della felicità pubblica.
Retro di copertina: Muovendo da una rivisitazione attenta del concetto di solidarietà, quest’opera traccia le linee di una antropologia della condivisione, essenziali per “costruire la città” futura e per ripensare a livello globale a una rinnovata identità dell’homo oeconomicus. Viene presentato il progetto di una “città sottratta ai vecchi contenitori nazionali” dove assumono un ruolo propulsivo, di stimolo al cambiamento, le organizzazioni non governative dell’associazionismo e del volontariato. Esse possono costituire il lievito per una convivenza sociale caratterizzata dalla pratica della responsabilità e dell’autonomia.
L’orizzonte è quello di una “città” bisognosa di ancorarsi alle comunità e ai territori, in un’attenzione costante allo scambio tra le culture del Nord e del Sud del mondo, che significa, in fondo, dare spazio alla crescita della consapevolezza e dell’auto-coscienza di cittadino, del Nord come del Sud. Lo svincolarsi dai soli criteri liberistici del profitto e della felicità individuale permette la riscoperta di una umanità più ricca e fraterna, volta al perseguimento della felicità pubblica.
Il testo viene proposto per un uso autoformativo, personale e di gruppo, che si potrà rivelare particolarmente utile per avviare piccoli lavori di carattere seminariale.
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