Descrizione
È raro al giorno d’oggi avere l’opportunità di leggere libri come questo di P. Basetti-Sani.
Il perché è contenuto nella tensione che anima le pagine che seguono; una tensione che si fa ricerca e passione, spesso sofferta perché incompresa, nel tentativo di costruire ponti, abbattere barriere, valorizzare mondi religiosi e culturali che per secoli e tuttora si trovano in duro e direi quasi violento antagonismo: quello cristiano occidentale e quello islamico di radice araba.
La meditazione proposta dall’Autore non si svolge a livello teologico, dottrinale, culturale, ma attraverso il porre in relazione due figure altamente rappresentative e, insieme, autentici testimoni della loro fede: Francesco d’Assisi e Muhammad (Maometto).
È importante notare come mediante questa scelta, l’Autore voglia mettere in rilievo quanto l’autenticità di ogni incontro possa avvenire soltanto in una dimensione relazionale animata dalla passione per la verità e da un amore sincero per l’uomo. L’amore per la verità, che in ambito religioso ha un nome, Dio, implica la capacità di sollevarsi al di sopra delle «piccole» verità faticosamente raggiunte, ma pur sempre limitate, che gettano luce su Dio ed insieme Lo velano e che costituiscono in definitiva la particolarità di ogni religione. Se è vero che ogni fede (Musulmana, cristiana, indù, ecc.), nasce da una esperienza del divino che in modi diversi si dona e si propone all’uomo, allora per poterci avvicinare veramente a Colui che è fonte e principio di ogni vita, è necessario renderci reciprocamente partecipi dei doni che Egli ha elargito a ogni singolo uomo, inserito all’interno di particolari comunità religiose, sociali e politiche.
In questa luce Gesù Cristo, Muhammad, Buddha, San Francesco e tanti altri uomini, profeti di ieri e di oggi, non appartengono in maniera esclusiva ad alcun gruppo o comunità, ma si costituiscono come dono per tutti, in quanto portatori di messaggi universali.
«Nel lontano 1936, dietro suggerimento del confratello P. Jean-Muhammad Abd-el-Jalil, musulmano marocchino convertito, mi recai a visitare il celebre islamologo prof. Louis Massignon (1883-1962). Ero già stato un anno al Cairo, perché destinato alla Missione dell’Alto Egitto. In quel primo incontro egli mi parlò delle speciali relazioni “transtoriche” tra Muhammad e san Francesco; mi disse dell’ordalia chiesta ai cristiani da Muhammad, e di quella richiesta da san Francesco al Sultano d’Egitto Melek el Kamel; del viaggio notturno di Muhammad e del suo desiderio di vedere Dio, almeno in figura di angelo, e dell’apparizione misteriosa di Gesù Crocifisso in figura di Serafino alla Verna… mi chiese di impegnarmi affinché l’Ordine Francescano riscoprisse la sua speciale vocazione per il mondo musulmano. Ecco il perché di questo libro.» (Giulio Basetti-Sani)
Padre Giulio Basetti-Sani (1912-2001) è stato un uomo di grande fede, un umile figlio di san Francesco dalla incrollabile dignità e dai grandi ideali. Negli 89 anni della sua burrascosa esistenza fu costretto ad affrontare le accuse più infamanti e lo scetticismo più feroce, ma non si piegò mai, mosso dalla convinzione che l’ideale al quale aveva votato la propria esistenza era il percorso che Dio aveva voluto per lui. Discepolo del grande islamologo francese Louis Massignon, fu sicuramente in Italia uno dei precursori di quel dialogo cristiano-musulmano che oggi appare così impellente e all’ordine del giorno. La Chiesa vide però più come un’eresia che come un tentativo di mutua comprensione la sua proposta di dialogo.
Sommario
- La rivalorizzazione della religiosità di Muhammad
- Il viaggio notturno di Muhammad
- San Francesco e la sua missione profetica per l’Islam
- La cristofania della Verna è un appello per l’Islam
- Conclusioni
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