Descrizione
Nel momento in cui l’umanità più progredita si accorge di aver corso troppo, senza riguardo alle conseguenze sulla Natura (effetto serra, cambi climatici), sugli equilibri tra i popoli (esodo dei poveri, violenze dei fondamentalisti) e sugli equilibri interiori (sconcerto di fronte al futuro, non senso); in questo momento, una lettera del 1996, in occasione della Quaresima, torna di grande attualità. È la lettera pastorale dell’attuale Cardinale S. E. Mons. Attilio Nicora, allora Vescovo di Verona. Portava il titolo: “Quaresima 1996. La virtù Cristiana della Sobrietà. Sfida evangelica al consumismo e via alla Carità – Lettera pastorale del Vescovo S. E. Mons. Attilio Nicora”. Pensiamo valga la pena riproporla: non è infatti una sterile denuncia di comportamenti negativi, ma una proposta di vita nuova, vita di risorti, risorti alla responsabilità e all’amore verso un mondo che “Dio ha tanto amato… da dare il suo Figlio unigenito” (Gv 3,16). Non è un documento da “leggiucchiare” qua e là, ma da meditare giorno dopo giorno, nel tempo di Quaresima e della Settimana Santa, alla luce dei Vangeli che la Chiesa ci propone nelle Messe di questo “tempo forte”; per aprirci alla fiducia e alla speranza in un’alba di resurrezione.
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