Descrizione
Un percorso politico e sociale ispirato a un’altissima spiritualità in direzione della costruzione della società nonviolenta. Prefazione di Arun Gandhi
Il 30 Gennaio del 1948, poche ore prima di morire, Gandhi stese una bozza di nuovo Statuto per il Partito del Congresso; con visione profetica aveva capito che i tempi erano mutati e la Nonviolenza doveva trovare altre strade per raggiungere i propri obiettivi di giustizia, equità e pace. Vinoba ne raccoglie qui il testimone e adatta l’insegnamento dei grandi Maestri della Nonviolenza ai tempi moderni, suggerendo un percorso politico e sociale ispirato a un’altissima spiritualità in direzione della costruzione della società nonviolenta. La sua denuncia dei mali della falsa democrazia moderna è straordinariamente attuale e può ben servire a orientare il lettore nella giungla della politica italiana e internazionale del terzo millennio. Le soluzioni che indica ai guasti della società contemporanea sono semplici e disarmanti, ma nella loro purezza geniali. Sotto la sua guida è possibile tornare a essere cittadini pienamente responsabili e imparare a costruire con atti quotidiani il mondo armonico e solidale che desideriamo. In fondo al libro testi di riflessione critica di Valeria Andò, Federico Fioretto, Piero P. Giorgi, Nanni Salio.
VINYAK “VINOBA” BHAVE, 1895-1982, divenne discepolo di Gandhi a ventun’anni e ne fu per decenni prezioso collaboratore, proseguendone il lavoro dopo la morte del Mahatma. Di lui il Maestro disse: ‘Vinoba è una gemma rara; non è venuto a prendere ma per dare’. Considerato il discepolo più vicino a Gandhi, è forse l’unica persona che avrebbe potuto con tanta autorevolezza trasformarne l’insegnamento per adattarlo ai tempi moderni senza stravolgerne l’essenza.
Traduzione del testo di Federico Fioretto
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