Batti un colpo, L’Arena 1/7/2017
Sono due le storie che Gianni Dall’Aglio, batterista di Battisti, Celentano e Mina, ha scritto: una è quella della musica, che lo ha reso celebre nel mondo dello spettacolo, e l’altra è quella dell’uomo che ha donato un rene alla moglie Orietta, restituendole quella vita serena che continuano a condividere all’insegna dell’amore. In questa duplice veste oggi Dall’Aglio, fondatore del gruppo beat I Ribelli, si presenterà a Colognola, invitato dall’Aido locale «Antonella Piubello», prima per far riflettere sul dono degli organi e poi per regalare al pubblico un concerto in omaggio a Lucio Battisti. La manifestazione, organizzata con Comune, Pro loco e biblioteca, avrà inizio alle 18 al palasport Bruno Ruffo, dove il batterista racconterà la sua storia di musicista e donatore partendo dal suo libro «Batti un colpo. Due metri quadri di Paradiso», edito da Gabrielli qualche anno fa. «Oltre a ripercorrere le tappe più significative della sua carriera, l’artista spiegherà il suo sì all’espianto del rene destinato alla moglie Orietta, portando una testimonianza autentica sulla donazione», anticipano all’Aido, presieduta da Marco Viviani, giovane di Colognola anch’egli donatore di midollo osseo. Dall’Aglio prese quella decisione nel 2008, nello studio del dottor Luigino Boschiero, lo stesso medico dell’ospedale di Borgo Trento che più volte è stato in paese con trapiantati e donatori per sottolineare come la donazione possa salvare una vita.«Quella decisione è stato un dono anche per me, perché ci ha regalato questi altri nove anni di vita insieme meravigliosi», dichiara il batterista, spronato a scrivere la sua autobiografia proprio dall’azione generosa compiuta. Se il titolo del libro lascia intendere che i due metri quadrati sono quelli occupati dalla batteria, che gli ha dato fama e successo, il richiamo al Paradiso si intreccia con il dono, perché la felicità vera sta più in ciò che si dà rispetto a quanto si riceve. (Continua) articolo di Monica Rama, L’Arena, 1/7/2017, p. 32.
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