In sala Maffeiana il libro che racchiude vent’anni di interviste di Claudio Capitini
LE STELLE DI LIRICA, DANZA E ARTE CHE HANNO ILLUMINATO L’ARENA
Da Bejart a Pavarotti e Carreras accomunati dal fascino dell’anfiteatro
Gianni Villani
Racchiude 80 interviste, tutte pubblicate su L’Arena di Verona, l’ultimo libro del giornalista veronese Claudio Capitini, «E lucevan le stelle» dato alle stampe da Gabrielli editori. Una vasta rassegna di interviste – le migliori fra le centinaia da lui scritte per il quotidiano della nostra città – che racchiude la vita di oltre 20 anni di stagioni areniane, rivissuta attraverso i suoi protagonisti più illustri. Il volume è stato illustrato ieri in sala Maffeiana con l’intervento del musicologo Giovanni Gavazzeni e del direttore d’orchestra veronese Nicola Guerini, presente lo stesso autore e il sovraintendente della Fondazione Arena, Giuliano Polo, venuto ad augurare i migliori auspici per la pubblicazione. «E lucevan le stelle» è un condensato molto approfondito dei grandi nomi che hanno calcato il palcoscenico areniano, dei quali sono riportate con meticolosa cura le impressioni, gli umori, le inquietudini, ma anche i sentimenti, le opinioni contrastanti e soprattutto il fascino che esercitò su loro l’atmosfera del nostro amato anfiteatro. Il volume si presta ad una lettura scorrevole e divertente che permette, grazie ad una accurata premessa, di conoscere i caratteri, le qualità e i curricula di ogni intervistato, consentendo dunque a chiunque di apprenderne le varie vicissitudini umane e la carriera artistica. E in taluni casi di scoprire anche i loro «profetici oracoli inascoltati, in apparente contrasto con la rievocazione di giudizi euforici». Giovanni Gavazzeni, come è sua abitudine, ha svolto una ricercatissima e dotta analisi del libro non tralasciando di esordire, a vasto raggio, con le condizioni teatrali-musicali del mondo d’oggi, di cui non ha mancato di metterne a nudo alcune distorsioni e manchevolezze. Il confronto col mondo di un tempo è risultato palese fin dagli inizi della sua esposizione, quando ha delineato le gesta del proprio nonno, il grande direttore Gianandrea Gavazzeni, che mosse negli anni 1929-1930 i primi passi proprio a Verona e che per l’Arena conservò sempre un incondizionato affetto. Fra le interviste di «E lucevan le stelle», molti i nomi celebri del passato (Béjart, Carreras, Gasdia, De Bosio, Fracci, Giacchieri, Kabaiwanska, Maag, Meneghini, Minguzzi, Montaldo, Montresor, Nureyev, Pavarotti, Pretre, Ricciarelli, Squarzina, Zeffirelli) e del presente (Bocelli, Bolle, Domingo, Ezralow, Muti): da tutti traspare il grande amore per l’Arena. Nicola Guerini ha qualificato perciò molto bene la presentazione del libro, quando in apertura ha voluto citare la frase del celebre direttore Lorin Maazel che affermò come «in Arena vibra e si respira l’aria di Dio, una sensazione fuori da ogni immaginazione, un’esperienza unica». (L’Arena, 17/6/2017, p. 49)